ROMA - Silvio Berlusconi si conferma anche quest'anno il più ricco tra i leader politici alla Camera. Per il 2006 il leader del Pdl ha dichiarato 139.245.570 euro: quasi cinque volte in più rispetto al reddito del 2005 che era stato di 28.033.122. Il leader più povero alla Camera, invece, è il segretario del Prc, Franco Giordano: per il 2006 ha dichiarato 124.802 euro.
Il governo. All'interno del governo è Tommaso Padoa-Schioppa il ministro più ricco; la più povera, invece risulta Livia Turco. Il ministro dell'Economia ha dichiarato per il 2006 552.211 Euro; il ministro della Sanità invece chiude la top list dei redditi tra i ministri con soli 119.150 euro di imponibile. Padoa-Schioppa 'ruba' il primo posto in classifica fra i ministri a Giuliano Amato, che lo deteneva per i redditi del 2005. Nel 2006 il ministro dell'Interno ha dichiarato 414.220 euro. Romano Prodi è solo ottavo con 217.221 euro. Il presidente del Consiglio, comunque, ha fatto meglio dell'anno precedente: nel 2005 aveva dichiarato solo 89.514 euro.
I leader di partito. Nella classifica dei leader deputati alla Camera, Silvio Berlusconi è seguito, ma a lunghissima distanza, da Daniela Santanchè de La Destra (237.665), e dal presidente della Camera Fausto Bertinotti (233.195), che a sua volta batte il presidente del Senato Franco Marini per quasi 4 mila euro. Nella dichiarazione dei redditi per il 2006 il presidente della Camera ha dichiarato un imponibile di 233.195 contro i 229.659 del Presidente del Senato. C'è poi Francesco Nucara (Pri) (223.412), il presidente del Consiglio Romano Prodi (217.221), Pier Ferdinando Casini (176.009), Antonio Di Pietro (175.137) e il Verde, Alfonso Pecoraro (173.999).
Tra gli altri leader a seguire in classifica figurano Francesco Rutelli (159.527), Roberto Maroni della Lega (150.158), Gianfranco Fini (147.814), Lorenzo Cesa (132.540), Oliviero Diliberto (Pdci) (128.464) ed il socialista Enrico Boselli (126.254). Fanalino di coda è Piero Fassino, con 124.292, preceduto da Franco Giordano con 124.802 euro.
I capigruppo a Montecitorio. Ignazio la Russa si conferma il capogruppo più ricco di Montecitorio; Angelo Bonelli, invece, è il più povero. Il presidente dei deputati di An ha dichiarato infatti per il 2006 un imponibile di 576.010 euro: più del doppio rispetto al 2005. Il capogruppo dei Verdi, invece, chiude la classifica con 84.881 euro.
Al secondo posto della classifica dei redditi dei capigruppo alla Camera figura Mauro Fabris dell'Udeur (221.256), seguito da Roberto Villetti (Rnp, 184.341), Massimo Donadi (Idv, 183.950, lo scorso anno era l'ultimo in classifica). Seguono Antonello Soro (Pd, 174.303), Roberto Maroni (150.158), Luca Volontè (Udc, 126.515), Elio Vito (Fi, 125.600), Pino Sgobio (Pdci, 124.787), Titti Di Salvo (Sd, 103.758), Gennaro Migliore (Prc, 100.323) e il Verde Angelo Bonelli che chiude la lista.
La top ten dei senatori. A superare la soglia del milione di euro, nella top ten dei redditi dei senatori per il 2006, sono soltanto in due: Niccolò Ghedini (Fi), uno degli avvocati di Berlusconi, al primo posto con 1.223.463 euro; seguito dal leghista Dario Fruscio (commercialista) con 1.102.799 euro (lo scorso anno le posizioni erano invertite). Al terzo gradino della classifica si piazza un altro forzista, Vincenzo Barba, imprenditore pugliese, con 824.166. Quarto classificato è l'azzurro Aldo Scarabosio, notaio, che ha dichiarato 812.227 euro. Al quinto posto (ma primo della maggioranza) è l'avvocato Guido Calvi (Pd) con 751.863.
Seguono l'ex presidente emerito, Carlo Azeglio Ciampi, con 720.851, il forzista Francesco Casoli (imprenditore marchigiano) con 711.405 euro, l'azzurro Rosario Costa (commercialista) con un reddito imponibile di 640.277 euro, il senatore a vita Sergio Pininfarina con un reddito di 582.209 (nel 2005 aveva dichiarato 1.007.004). E al decimo posto, come lo scorso anno, troviamo Lamberto Dini, leader dei liberaldemocratici, con 554.925 euro.
(18 marzo 2008)
fonte la Repubblica http://www.repubblica.it/2008/03/sezion ... ntari.html
A mio parere ora la collettività dovrebbe imporsi e offrire non più di 3000€/mese + tutto pagato per ogni parlamentare e visto che inoltre ognuno ha anche appresso una schiera di segretari e portaborse, sempre pagati dalla collettività, quella indicata è una cifra più che giusta.