Hanno parlato, Romano Prodi e il premier romeno Calin Popescu Tariceanu, di come far fronte «insieme, e insisto sulla parola "insieme"», all'emergenza rom e a tutti i problemi connessi. Perché la Romania, sillaba il Professore, è «un Paese amico». Come il popolo romeno è un «popolo amico» verso cui il premier italiano prova «rispetto e stima». E non bisogna permettere che una minoranza «criminale o xenofoba» rovini questo patrimonio. Così, in nome dell'amicizia e del rispetto, il governo italiano ha deciso di sborsare quattrini. E di farli sborsare. Prodi e il premier Tariceanu, infatti, hanno scritto «insieme» al presidente della Commissione Europea per chiedergli «misure aggiuntive per i disagiati, in particolare i rom, utilizzando i fondi strutturali». Ma anche l'Italia farà la sua parte. Prodi ha annunciato l'istituzione di una «task force comune» di polizia, italiana e romena, e il rafforzamento della collabo -razione tra le polizie di frontiera. Il governo romeno manderà più agenti in Italia e potenzerà la rete consolare. Ma non ci saranno solo misure legate alla sicurezza. «Approveremo nuove misure per favorire l'inclusione sociale», ha spiegato il premier. Non a caso, come ha sottolineato lo stesso Prodi, all'incontro con il premier romano c'era anche Paolo Ferrerò, ministro per la Solidarietà sociale. Infine, allo scopo di «stimolare la conoscenza reciproca», il governo italiano istituirà «un gruppo di lavoro fra alcuni ministeri» -Istruzione, Solidarietà sociale, Lavoro e Interno - sul problema dei rom.
300 MILIONI PER L'INCLUSIONE
Le misure «a favore dell'inclusione», citate dal premier, fanno riferimento aun decreto del 12 settembre scorso, a firma di Ferrerò, che istituisce un Fondo per l'inclusione sociale a cui sono destinati 50 milioni di euro l'anno, dal 2007 al 2009. Ma nei giorni scorsi è stato proprio Ferrerò a chiedere che quello stanziamento, già inserito in Finanziaria, venisse raddoppiato. Da 50 a 100 milioni. Visto che gli anni previsti sono tre anni, la somma sale a 300. Quanto alla «conoscenza reciproca», potrebbe essere accolta la richiesta fatta da sempre dal ministro del Prc alla Rai di insegnare l'italiano agli stranieri. Mentre è già certo, e lo ha annunciato alcuni giorni fa Ferrerò, lo stanziamento di 18 milioni per dare un alloggio agli immigrati «perché non vorremmo trovarci con le banlieue domani, per cui lavoriamo a smontare i ghetti oggi». «Non sono misure improvvisate», ha precisato Prodi, ricordando che il decreto contiene misure già previste nel disegno di legge. Di sicuro, nella Finanziaria all'esame del Senato, è già autorizzata la spesa di 1.500.000 euro all'anno. Andranno al ministero dell'Interno per interventi a favore degli immigrati. E ne serviranno altri per far fronte alle espulsioni, alla task force comune, al potenziamento delle frontiere. Anche se Prodi ha ripetuto che«non ci saranno espulsioni di massa» perchè «dobbiamo conciliare il diritto di sicurezza con la libertà di circolazione».