DECIMOPUTZU (CAGLIARI) - ''In questa Europa dove bisognerebbe fare un monumento agli agricoltori si arriva a queste situazioni con gente di 60 anni che fa lo sciopero della fame e piange perché gli portano via l'azienda. Quello che succederà qui costituirà un'anticipazione per tutta l'Europa. Non possiamo mangiare bond, non possiamo mangiare euro, non possiamo mangiare dividendi''.
E' l'esordio di Beppe Grillo all'ingresso nell'Aula consiliare del Comune di Decimoputzu, il paese del Cagliaritano capofila della protesta degli agricoltori sardi che rischiano di vedersi pignorate le aziende dopo aver ricevuto contributi regionali che sono stati ritenuti illegittimi dall'Unione europea. ''In Europa meno del 10% degli abitanti - ha proseguito il fondatore di VDay - produce il cibo per tutti gli altri però si stanno eliminando progressivamente le differenze tra legalità e illegalità e adesso si delinque a norma di legge con la gente onesta che si trova in queste situazioni. E' possibile che debba essere una banca dell'Emilia Romagna a decidere della vita e della morte di tante aziende sarde'' ha aggiunto, riferendosi alla Bper, socio di maggioranza del Banco di Sardegna che ha avviato le procedure per il recupero del denaro concesso agli agricoltori dal 1988.
fonte ansa: http://www.ansa.it/opencms/export/site/notizie/rubriche/altrenotizie/visualizza_new.html_66980496.html