n manette islamici che avrebbero reclutato aspiranti terroristi suicidi per l'Iraq e l'Afghanistan
MILANO - Operazione contro il terrorismo internazionale di matrice islamista in Italia e all'estero. I carabinieri hanno eseguito venti ordinanze di custodia cautelare emesse su richiesta della procura della Repubblica di Milano nei confronti di altrettanti cittadini stranieri. Tra le accuse c'è quella di aver costituito cellule salafite jihadiste che avrebbero reclutato e instradato aspiranti terroristi suicidi verso l'Iraq e l'Afghanistan.
PERQUSIZIONI - Nel corso dell'operazione, i militari hanno sequestrato fra l'altro manuali, «sistemi di innesco elettronici a distanza e veleni, comprendenti anche istruzioni su tecniche di guerriglia». E numerose perquisizioni, spiegano gli investigatori, sono tuttora in corso in Italia e all'estero. Altri provvedimenti sono in corso di esecuzione all'estero su mandato di arresto europeo emesso dall'Autorità giudiziaria italiana. Le accuse riguardano anche la falsificazione di documenti di identità, l'agevolazione dell'immigrazione clandestina, il favoreggiamento della latitanza di ricercati per reati di terrorismo.
ARRESTI ANCHE ALL'ESTERO - Oltre che in Italia, almeno 5 ordinanze di custodia cautelare sono state eseguite in Gran Bretagna, Portogallo e Francia. Ai vertici dell'organizzazione, composta da algerini e tunisini, gli inquirenti milanesi pongono Dridi Sabri, Mehidi Ben Nasr e Imed Ben Zarkaoui per il quale, tra le altre cose, è cominciato oggi il processo in appello dopo la sua assoluzione, negli anni scorsi, dal reato di terrorismo internazionale e la sua condanna per reati minori. Gli indagati secondo l'accusa svolgevano attività di proselitismo in alcuni appartamenti e non frequentavano moschee. Alla base dell'ordinanza di custodia cautelare vi sono soprattutto intercettazioni ambientali e telefoniche.