Una paglietta in fondo, certo raccolta in un modo diverso dai soliti lavoretti del dopo scuola, cameriere al bar, commesso nelle librerie della Chip, maschera nei cinema.
Qui si trattava di stare dietro ai desideri di un uomo di 54 anni, impiegato in una ditta importante, e a due suoi giovani amici, un italiano di 28 anni, studente universitario, e un bulgaro di 22. Così un gruppo di studenti liceali si dava alla prostituzione con guadagni da poco: ricariche di telefonini, somme dai 50 ai 100 euro.
L'impiegato di 54 anni, per cui ieri è stato chiesto dal pubblico ministero Giancarla Serafini il rinvio a giudizio, faceva anche da maitresse, fornendo ai clienti dei suoi "scolaretti" parrucche e trucchi. II tutto è stato scoperto nel luglio scorso, quando un uomo di 30 anni è stato costretto ad un rapporto sessuale, minacciato da forbici.
Questo episodio segna un passaggio importante nel gruppo, che dalla prostituzione passano al ricatto e ali'estorsione. Infatti, l'uomo, cheaveva giàpreso parte a un festino omosessuale nella casa, stavolta viene immobilizzato e mentre uno dei tre lo fotografa, i suoi carcerieri simulano un accoppiamento. A questo punto lo minacciano d'inviare le fotografìe alla famiglia se non avesse dato loro dei soldi. L'uomo ha fìnto di acconsentire, eper questo si èfatto accompagnare a casaper prendere il denaro, ma una volta solo nel suo appartamento ha dato l'allarme ai carabinieri. Dopo alcuni mesi di intercettazioni, l'inchiesta arriva ad arrestare i tre. Contro di loro sono contestati i reati di violenza sessuale di grup -pò ed estorsione. E all'uomo di 54 anni anche l'accusa di atti sessuali con minorenni.