questa è la domanda che mi sorge spontanea a cui avrei un paio di risposte....
YANGON (Reuters) - Almeno due monaci e un civile sono morti nella principale città del Myanmar oggi, quando le forze di sicurezza si sono mosse per disperdere la più grande dimostrazione anti-giunta degli ultimi 20 anni. Lo hanno reso noto religiosi e fonti ospedaliere.
Alcuni testimoni riferiscono che, nonostante le intimidazioni da parte dei militari, circa 100.000 persone sono scese per strada a manifestare contro un regime militare che dura ininterrottamente da 45 anni.
Stamani l'esercito ha sparato in aria sopra la folla nel centro di Yangon, spingendo i manifestanti a cercare riparo, secondo quanto riferito da un testimone.
In seguito alle violenze, e dopo l'annuncio di ieri da parte del presidente Usa George W.Bush di nuove sanzioni, Stati Uniti e Unione europea hanno chiesto oggi al consiglio di sicurezza dell'Onu -- che si riunirà in serata sul tema -- di pensare ad eventuali provvedimenti contro il Myanmar.
"Condanniamo tutte le violenze contro i dimostranti pacifici e ricordiamo ai leader del paese le loro responsabilità personali per le loro azioni", recita un comunicato congiunto Usa-Ue.
"Chiediamo al consiglio di sicurezza di discutere questa situazione urgentemente e di tenere in considerazione ulteriori passi, comprese le sanzioni".
La nota, diffusa dopo un incontro a margine dell'assemblea generale Onu, aggiunge che si chiede "alle autorità di fermare le violenze e di aprire un processo di dialogo con i leader a favore della democrazia, compresa Aung San San Suu Kyi, e i rappresentanti delle minoranze etniche".
Anche il presidente del Consiglio Romano Prodi ha espresso "viva preoccupazione" per le violenze nel paese, annunciando di voler chiedere una riunione urgente dei paesi membri dell'Ue su eventuali misure per far cessare gli scontri.
Testimoni a Yangon hanno riferito che migliaia di persone "stanno marciando per le strade, con i monaci nel mezzo e i civili sui due lati (del corteo) per proteggerli.
Mentre si avvicina il buio, però, la gente comincia a disperdersi per non contravvenire al coprifuoco in vigore dal tramonto all'alba.
USATI BASTONI E LACRIMOGENI
Questa mattina, la folla di civili si era radunata nei pressi della pagoda Sule, punto di arrivo delle manifestazioni organizzate dai monaci durante la settimana.
Le forze di sicurezza del Myanmar hanno utilizzato bastoni e lacrimogeni contro i monaci che cercavano di entrare nella pagoda Shwedagon, il più importante santuario buddista del Paese.
Testimoni e monaci hanno raccontato che molti dei più importanti esponenti buddisti sono stati picchiati e maltrattati dalla polizia, che li ha fatti uscire dalla pagoda.
Durante la giornata, le truppe governative hanno preso posizione attorno ad almeno sei grandi monasteri di Yangon, per evitare che i monaci organizzino nuove manifestazioni di protesta contro il regime che opprime il Paese dal 1962.
Altre centinaia di soldati sono rimasti in un parco sotto la pagoda Sule, nel centro della città, pronti a prevenire una manifestazione simile a quella di ieri.
Il clima tra i manifestanti e la polizia è rimasto teso per tutto il giorno, con la paura che uno scontro aperto potesse portare ad una ripetizione della rivolta soffocata nel sangue dal regime nel 1988, in cui morirono 3.000 manifestanti.