Battaglia legale tra lesbiche per l'eredità Ibm

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Battaglia legale tra lesbiche per l'eredità Ibm

Messaggiodi Aragorn il 20 mar 2007, 12:07

NEW YORK (Stati Uniti) – L’erede del fondatore dell’Ibm è stata querelata dall’ex amante lesbica, da lei adottata anni fa, che ha scatenato una battaglia legale per entrare in possesso di una fetta del patrimonio della sua facoltosa famiglia. Secondo gli addetti ai lavori, l’esito della lite è destinato ad influenzare il futuro dei diritti dei partner gay, in caso di «divorzio».
NOZZE VIETATE - La vicenda si consuma nel Maine molto ricco ed esclusivo, abitato da antichi clan «wasp» quali i Bush, du Pont, Rockefeller, Cabot e Watson. Qui vive Olive Watson, discendente del fondatore dell’Ibm Thomas J. Watson. Una donna ricchissima, ma con un cruccio: non poter sposare Patricia Prado, sua partner da 14 anni, perché il Maine non riconosce le nozze tra donne.
L'«ADOZIONE» - Desiderosa di garantire una sicurezza finanziaria all’adorata compagna, nel 1991 Olive decide di «adottarla», (la legge dello stato consente ad un adulto di adottare un altro adulto) diventando così, a 43 anni, «madre» di una donna che aveva un anno più di lei. Ma sedici anni dopo l'amore tra le due donne è finito. La 59enne Olive, che nel frattempo ha adottato due maschietti con la sua nuova compagna, si ritrova una figlia adottiva di 60 anni, non più desiderata, che però le ha scatenato contro una furiosa battaglia legale per entrare in possesso di una fetta del patrimonio che, dice, le spetta.
IL TESTAMENTO - A dargliene il diritto, punta il dito la Prado, è il testamento della madre di Olive, morta nel 2004, che dispone di dividere la sua favolosa fortuna tra i suoi nipoti. «Visto che sono stata adottata da Olive Watson, tecnicamente anche io sono nipote legittima dei suoi genitori», spiega la donna. La famiglia Watson ha cercato di ottenere in tribunale l'annullamento della adozione di Patricia, sostenendo che era viziata fin dall'inizio. «I rapporti tra Olive e Patricia non erano quelli tradizionali tra madre e figlia», spiega Stephen W. Hanscom, legale di Olive. Ma per ottenere un annullamento la famiglia deve provare che qualche forma di frode è stata commessa.
ATTESE LEGALI - I legali delle associazioni per i diritti dei gay stanno seguendo con grande interesse il caso che, dicono, illustra a quali estremi devono ricorrere le coppie per vedere riconosciute, sotto il profilo delle protezioni finanziarie, le loro unioni. «Il caso di Olive e Patricia non è unico - spiega Arthur S. Leonard, docente di giurisprudenza alla New York Law School -. Altre coppie gay hanno fatto ricorso allo stesso stratagemma per garantire l’eredità al partner». «E' un caso legale insolito ma non unico - aggiunge Carrie Evans, responsabile legale di un gruppo che difende i diritti dei gay -. Solo il Massachusetts riconosce legalmente negli Usa le nozze gay. Altri stati - come Vermont, Connecticut e New Jersey - riconoscono le unioni omosessuali offrendo però solo alcune delle garanzie legali previste per le coppie eterosessuali».


«Non tutto quel ch'è oro brilla,
Né gli erranti sono perduti;
Il vecchio ch'è forte non s'aggrinza,

le radici profonde non gelano.
Dalle ceneri rinascerà un fuoco,
L'ombra sprigionerà una scintilla;
Nuova sarà la lama ora rotta,
E re quei ch'è senza corona.»

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