New York, 5 febbraio 2007 - Newsweek, settimanale statunitense di attualità, lancia l'allarme: l'overdose di Paris Hilton, Britney Spears e Lindsay Lohan, con lo squallore dei loro comportamenti sta generando enormi problemi nei teen agers e persino nelle bambine.
I giovani, invece di mettere alla berlina queste divette senza mutande, le adorano, le invidiano, le prendono a modello. Talvolta le idolatrano. E' il grave sintomo di un vuoto. Un gravissimo vuoto interiore, uno smarrimento che trascina sempre più giovani verso la superficialità. Molti genitori sono allarmati: temono sempre più di star crescendo delle baby prostitute.
Il Newsweek punta i riflettori sulla sfatta semialcolizzata Britney Spears, sulla tossica, bulimica e alcolizzata Paris Hilton e sull'altrettanto alcolizzata e sessuomane Lindsay Lohan, le cui immagini sono riciclate, mondate e pompate dai media. Ebbene, il dubbio legittimo sollevato da 'Newsweek' è che grazie ai loro pessimi modelli stiamo crescendo una generazione di 'baby prostitute' .
"Mai come ora i nostri figli sono bombardati da immagini di celebrità sottosvestite che non sembrano capaci di uscire da una macchina senza mostrare le loro parti intime ben depilate ai fotografi", scrive la rivista. Video come 'Girls gone wild on campus uncensored' incassano 40 milioni di dollari all'anno. E se riviste dedicate alla vita delle celebrità come 'Us magazine' o 'People' non riescono (o non vogliono) tener il passo con le avventure trash delle tre scandalose reginette di tabloid, le loro giovanissime ammiratrici possono tenersi al corrente su popolari blog 'tutto pettegolezzo' come perezhilton.com, tmz.com o defamer.com.
Il problema è l'overdose di informazioni, di media, di immagini, di tecnologia: i giovani di oggi sono cresciuti nell'era dei new media e i teen-ager e pre-adolescenti sanno tutto delle notti brave di Paris, dei misteriosi (mica tanto) svenimenti di Britney a Las Vegas, dell'ingresso di Lindsay in riabilitazione. Ma mentre i maschietti si limitano a consultare i rotocalchi on-line per le immagini piccanti, le loro coetanee sono affascinate al limite dell'intossicazione dal cocktail moda-sesso-divertimento offerto delle tre eroine.
Una studentessa 18enne in un collegio femminile nel Maryland, di nome Melissa, ha descritto il suo attaccamento a Paris Hilton in termini di 'dipendenza' come da una droga. Fortunatamente Melisse ne è fuori, ma ora addirittura le bambine hanno assunto comportamenti inappropriati: un'insegnate elementare di San Diego ha notato che le sue allieve di soli sette anni già usano termini come 'sexy', flirtano con i compagni e cantano canzoni pop dalle parole non proprio adatte alla loro età.
Il problema è che i giovani credono di doversi comportare come Britney e compagnia squallida perchè sia l'unico modo per essere socialmente accettati. Non comprendono il profondissimo degrado verso cui affondano. "Mettono le microgonne e si vestono con la pancia di fuori perchè è quel che vedono sui media", afferma un'esperta di comunicazioni in una scuola di Baltimora.
E nei personaggi famosi vedono dei Supercoetanei, dei fratelli maggiori da imitare: del resto, il bombardamento mediatico a cui sono sottoposti li fa sentire così vicini a i loro idoli da pensare di essere come fratelli. E purtroppo il messaggio di queste stelle del trash è che a questo mondo tutto è permesso. "Che puoi andare in giro mezza svestita, puoi fare sesso con il primo che capita, puoi avere un bambino senza essere sposata, e non ci sono conseguenze", ha osservato una docente di giornalismo alla Columbia University.
1
2
3
4